Istituita con Legge Regionale n. 116 del 28 novembre 1996 rappresenta la Riserva Naturale più grande d'Abruzzo e fu istituita principalmente per salvaguardare un territorio di grande interesse naturalistico collocato tra il Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise e il Parco Nazionale della Majella.
Il suo territorio, compreso tra i 530 m s.l.m. del fiume Gizio ed i 2170 m s.l.m. del Monte Genzana, è costituito da ambienti naturali assai diversi che custodiscono un elevato patrimonio floristico e faunistico.
Al suo interno, infatti, troviamo gli ambienti fluviali del fiume Gizio e del torrente Riaccio, i boschi misti a dominanza di roverelle e carpini del piano collinare, le faggete, spesso accompagnate da tassi ed aceri, del piano montano, gli arbusteti prostrati del piano subalpino e le praterie culminali del piano alpino.
La fauna risulta essere anch'essa assai ricca ed interessante: tra i mammiferi troviamo l'orso bruno marsicano, il lupo, il cervo, il capriolo, il cinghiale, la volpe, la faina, il tasso, la martora, il ghiro, la lepre e lo scoiattolo; tra gli uccelli l'aquila, il falco pellegrino, il falco pecchiaiolo, il lodolaio, l'astore, la poiana e la coturnice.
Particolarità infine che fa della Riserva un caso unico nel panorama complessivo delle riserve regionali, è la presenza del centro storico dell'abitato di Pettorano sul Gizio all'interno dell'area protetta.